Si avvicina l’autunno e diventano più frequenti piogge e temporali. Se si hanno delle infiltrazioni in casa chi ne risponde? Secondo l’articolo 2051 del Codice Civile i vizi ed i difetti della costruzione dell’edificio che provocano umidità ed infiltrazioni nei locali sono da attribuire al Condominio che deve farsi carico delle spese di risarcimento. Il caso che si è presentato davanti al Tribunale di Livorno vede coinvolta la proprietaria di un appartamento gravemente danneggiato da pesanti infiltrazioni che cita il Condominio per i danni. In particolare la signora si era rivolta ad un tecnico che nella relazione aveva indicato tutti i lavori da eseguire per risolvere il problema. Il Condominio però deliberava di procedere solo ad interventi parziali.
Davanti al giudice la signora chiede la condanna del Condominio a realizzare tutti i lavori indicati nel perizia del CTU. Il Condominio a sua difesa sostiene che l’umidità era provocata dal terreno circostante e non da una carente coibentazione delle mura. Esaminate tutte le carte, Il Tribunale di Livorno accoglie il ricorso condannando il Condominio alla realizzazione di tutte le opere descritte nella relazione del tecnico ed al pagamento di complessivi euro 6.160,00, quale contributo alla esecuzione delle opere di risanamemento. Il condominio pertanto è tenuto, in qualità di custode, ad eliminare le infiltrazioni, riconducibili a fattori rientranti nell’ambito di responsabilità dello stesso, anche secondo la ripartizione indicata dal CTU (terreno circostante le murature, sottosuolo, smaltimento delle acque da parte delle grondaie condominiali).
Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile