La nuova legge di bilancio prevede moltissime novità: una di queste riguarda la scheda carburante che dal primo luglio verrà abolita. Al suo posto dovranno essere effettuati pagamenti tracciabili, tramite bancomat o carta di credito, dietro emissione di fattura elettronica a cura del benzinaio dove si effettua il pieno. La decisione presa dal governo in merito riguarderà quindi tutti quei professionisti o aziende che detraggono dalla dichiarazione fiscale i costi del carburante al fine di arginare il fenomeno delle “spese gonfiate” per pagare meno tasse.
La legge, è ancora in discussione, e prevede l’introduzione del comma 1-bis nell’art. 164 del TUIR, secondo cui le spese sostenute per comprare il carburante saranno deducibili solamente se effettuate con carte di credito, prepagate o di debito. Ovviamente la notizia rivoluzionaria ha creato il caos soprattutto per i benzinai che temono di non potersi mettere in regola in così breve tempo. I dubbi sono legati soprattutto all’obbligo di emettere la fattura elettronica, che non potrà essere formulata in tempo reale. Secondo le prime stime ci sarebbe però un rimedio rappresentato dall’uso di carte ricaricabili o di credito emesse dalle aziende petrolifere per pagare i rifornimenti. In questo modo l’acquisto del carburante potrebbe essere fatturato direttamente dalle compagnie a fine mese, consentendo ai professionisti di ricevere in poco tempo i dati necessari per accedere alle detrazioni fiscali.
Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile