L’ONU (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha nel mirino alcuni dei prodotti tipici delle eccellenze d’Italia tra cui il parmigiano paragonato addirittura alle sigarette in termini di danno alla salute. La sconcertante notizia fa parte di un programma salutistico dell’ONU creato per ridurre le malattie a grande tasso di mortalità quali diabete, cancro ed infarto. Tali malattie dovranno essere notevolmente ridotte nel 2030 pertanto molti dei prodotti nostrani tra cui parmigiano, olio, vino, pizza e prosciutto sono sotto inchiesta.
Tra i comportamenti sotto accusa ci sono quelli alimentari pertanto, nelle diete, dovranno essere ridotti grassi saturi, sale, zuccheri e alcol. La data da tenere sotto controllo è il 27 settembre giorno in cui si terrà un incontro alle Nazioni Unite dove andrà ai voti una proposta targata Onu che potrebbe prevedere nuove e pesanti tasse sui prodotti alimentari contenenti grassi, sale e zuccheri ma anche l’inserimento di avvisi di pericolo sulle confezioni. Insomma, il parmigiano reggiano potrebbe essere considerato dannoso, al pari ad esempio delle sigarette.
Un paragone inaccettabile: poiché ad esempio, il parmigiano reggiano si produce con tecniche artigianali e con ingredienti genuini quali latte crudo, caglio e sale, senza l’uso di additivi e conservanti. Il prodotto, altamente digeribile, presenta inoltre un elevato contenuto di calcio e minerali: pertanto è considerato un alimento fondamentale nella dieta di tutti, dai piccoli agli anziani, agli sportivi. Va bene l’idea di limitare le morti per malattie quali diabete, problemi cardiovascolari e quant’altro ma paragonare il parmigiano alle sigarette è davvero eccessivo!
Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile