I dati di una ricerca americana sostengono che circa il 75% del miele in commercio nei supermercati non è vero miele. Emerge una verità sconcertante: il miele prodotto su larga scala è spesso privo di reale polline poiché viene artificialmente lavorato in Cina. In questi casi il miele artificiale è privo dei propri nutrienti naturali che, filtrati e riscaldati ad altissime temperature rendono il prodotto addirittura “annacquato”.
Un’altra della tecniche più recenti utilizzate per la contraffazione del miele è inserire nel contenitore una miscela di sciroppo a base di riso, polline ed aromi. Cina e Bulgaria sono i paesi dove maggiormente si concentrano le contraffazioni anche se quest’ultima a base di sciroppo di riso è molto difficile da smascherare poiché gli zuccheri utilizzati sono simili a quelli naturali del miele.
Il vero miele è una risorsa preziosa: quando lo acquistate diffidate di un prodotto venduto a pochi euro, probabilmente non contiene polline ed è pieno di sostanze aromatizzanti. State attenti anche alla provenienza del prodotto e diffidate da etichetta generiche indicanti provenienza “da Spagna” o “dall’Unione Europea”. In tali casi le indicazioni troppo generiche sono il segno tangibile che la triangolazione sta avendo successo: si tratta della classica operazione attraverso la quale un miele extracomunitario entra illegalmente in un paese membro e diventa comunitario.
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Buzzoni Umberto