L’introduzione dello scontrino elettronico sarà graduale: a partire dal primo luglio dovranno adeguarsi solo le aziende con un fatturato superiore ai 400mila euro mentre l’obbligo per tutti i commercianti italiani scatterà dal 1° gennaio del 2020. Lo scontrino elettronico è un documento con valenza commerciale poiché la parte fiscale sarà trasmessa direttamente all’Agenzia delle Entrate. Chi ha necessità di acquistare un nuovo registratore di cassa può usufruire di sconti fiscali pari al 50%. Gli incassi della giornata saranno inviati telematicamente all’Agenzia delle Entrate che potrà confrontare le vendite, l’Iva incassata e quella versata.
I vantaggi saranno anche per i clienti che, grazie all’archiviazione digitale, potranno usare il nuovo scontrino come garanzia sui prodotti acquistati e presentarlo in fase di dichiarazione dei redditi per le detrazioni. Sono esclusi dall’emissione dello scontrino elettronico i tabaccai e coloro che vendono beni dai Monopoli di Stato, i benzinai, i produttori agricoli, i notai, i giornalai, le agenzie del settore scommesse e new slot. L’esonero si estende anche a ciabattini, ombrellai ed arrotini in forma itinerante, ai venditori di cartoline e souvenirs, a chi vende gelati, dolci o castagne, panini e bevande in prossimità di stadi, stazioni, cinema e teatri.
Il documento emesso dall’esercente e consegnato al consumatore sarà memorizzato sui registratori di cassa con nuovi software: non si potranno apportare modifiche dopo il rilascio dello scontrino cartaceo sul database elettronico. Giornalmente i dati dovranno essere trasmessi all’Agenzia delle Entrate che provvederà ad effettuare i controlli. Chi non si adegua all’obbligo di emissione degli scontrini e delle ricevute telematiche rischia pesanti sanzioni, pari al 100% dell’imposta relativa e, se il comportamento persiste per un quinquennio si potrà rischiare la sospensione dell’attività.
Direttore responsabile
Buzzoni Umberto