Cosa prevede la legge sulla questione “gatti” in condominio.

Purché il regolamento condominiale non lo vieti esplicitamente, la legge italiana non limita la presenza di gatti di famiglia all’interno degli appartamenti. Nonostante ciò, i gatti non dovrebbero essere lasciati soli nelle aree comuni dell’edificio né lasciati vagare senza controllo. Sebbene infatti la questione degli animali domestici in condominio sia spesso oggetto di discussione, non esiste alcuna legislazione nazionale che vieta la tenuta di animali come i gatti all’interno degli appartamenti. Tuttavia, le leggi condominiali possono limitare la presenza di cani e gatti in alcuni edifici. Le regole locali, le regole condominiali e il buon senso sono fondamentali per mantenere una convivenza pacifica tra inquilini e animali domestici.  La Riforma del Condominio (Legge n. 220/2012) ha reso più chiaro il problema delle persone che possiedono animali domestici, come i gatti, in condominio. La legge stabilisce che è illegale vietare la presenza di animali domestici negli appartamenti. La riforma dell’articolo 1138 ha aggiunto una clausola significativa per migliorare le regole di convivenza tra inquilini: il possesso di animali domestici non può essere vietato dalle norme del regolamento. Questo significa che ogni persona ha il diritto, almeno in teoria, di convivere con il proprio gatto nelle proprie proprietà. Il regolamento condominiale di tipo contrattuale, cioè approvato all’unanimità da tutti i condomini, può mettere dei paletti al possesso di gatti e in generale di animali domestici ma comunque non può comunque vietare  la presenza di animali domestici negli appartamenti. Gli affittuari sono soggetti a norme aggiuntive legate al contratto di locazione. L’affittuario dovrà rispettare la clausola di divieto di detenzione di animali nel contratto firmato con il locatore dell’appartamento. Il regolamento condominiale non può modificare questo vincolo. Un’altra casistica che può verificarsi in un condominio è quella delle colonie feline, che sono un gruppo di gatti che non hanno proprietari e si rifugiano nel condominio. Una legge specifica, la Legge n. 281/1991, regola la gestione delle colonie feline e garantisce agli animali il diritto di rimanere nel loro habitat naturale. Infatti, il comma 7 dell’articolo 2 di questa legge stabilisce che è vietato allontanare i gatti di una colonia dal luogo che hanno scelto come dimora, a meno che non si verifichi una situazione eccezionale a causa di problemi sanitari o di sicurezza.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

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