Acquistare un immobile all’asta. Conviene?

Vi sarà sicuramente capitato di sentire parlare di acquisti all’asta di immobili. In questo momento storico, dopo diversi interventi normativi è diventato sicuramente molto più semplice partecipare ad un asta dato che , nella quasi totalità dei casi è possibile intervenire telematicamente e dunque a distanza. L’operazione rimane però abbastanza delicata in quanto le insidie si nascondono dietro l’angolo. Prima di tutto bisogna controllare tutta la documentazione disponibile relativa all’immobile. Parliamo dell’avviso di vendita e la relazione di stima principalmente.  Si tratta di documenti che descrivono l’immobile evidenziando anche eventuali situazioni “pericolose”(come ad esempio un pignoramento o la presenza di un abuso edilizio). Bisogna poi prendere un appuntamento per vedere di persona cosa si intende acquistare cosi da poter valutare se il prezzo è conveniente. Il consiglio è quello di farsi accompagnare da un esperto del settore. Spesso i locali risultano occupati dal debitore. Questa è una situazione molto delicata in quanto si dovrà affrontare una fase in cui il vecchio proprietario verrà allontanato tramite uno sfratto non semplice da gestire.

Le aste immobiliare possono essere con incanto o senza incanto. Quelle senza incanto non prevedono rilanci da parte dei concorrenti a differenza di quelle con incanto. La prima fase di una vendita all’asta è sicuramente la pubblicazione sul portale delle Vendite pubbliche. A questo punto , dopo avere esaminato attentamente la documentazione come suggerito precedentemente, bisogna partecipare all’asta inviando un’offerta (che non può essere inferiore al 75% della base d’asta) via pec assieme ad una cauzione del 10% che verrà restituita nel caso in cui l asta non andrà a buon fine. Se ci si aggiudica l’immobile si ha tempo 60 giorni per il saldo che può avvenire anche tramite l’accensione di un mutuo o un prestito in generale. Ricordiamo che nel caso in cui l’asta dovesse andare deserta il prezzo dell’immobile viene ribassato fino a quando il giudice lo ritiene opportuno. Per completezza di informazione si ricorda che sull’acquisto si paga un’imposta di registro pari al 3% e una imposta ipotecaria di 168 euro se si tratta di prima casa.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

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