La legge di bilancio del 2024 (L. 213/2023) ha aumentato l’indennità di congedo parentale per madri o padri per un secondo mese, su un totale di sei mesi entro il sesto anno di vita del bambino. L’indennità, che attualmente è fissato al 30% della retribuzione imponibile, aumenterà all’80% per due mesi nel 2024. Nel 2025 diventerà un mese all’80% al 60% per un altro mese. La novità riguarda tutti i dipendenti, sia pubblici che privati. Se l’evento è del 2022 o 2023, l’INPS richiede l’inserimento della data di fine congedo. Questo è per facilitare l’esecuzione delle richieste in ordine cronologico. Se l’evento è del 2022 o 2023, l’INPS richiede l’inserimento della data di fine congedo. Questo è per facilitare l’esecuzione delle richieste in ordine cronologico. Invece, per gli eventi di nascita o ingresso in famiglia del 2024 non è necessario l’inserimento della data di fine congedo. La legge consente oggi aa un genitore di astenersi dal lavoro nei primi dodici anni di vita dell’infante per un massimo di dieci mesi . Nel caso in cui il padre si metta in congedo per almeno tre mesi continuativi si aggiunge un mese ulteriore.
L’INPS ha finalmente chiarito le modalità operativo per la fruizione dell’indennità con la circolare 57 2024. E’ bene ricordare che che il mese con l’indennità aumentata può essere utilizzato in modo alternato dai due genitori o esclusivamente da uno di essi, anche se è utilizzato in modo spezzato, come giorni o ore. Nella circolare vengono definite le varie percentuali dell’indennità. Indennità all’80% per il primo mese e per il secondo (solo se utilizzato nel 2024), o 60% per il secondo mese se utilizzato dal 2025. I restanti sette mesi sono indennizzati all’80%. L’ultimo aggiornamento da parte dell’INPS riguarda la richiesta dell’aliquota maggiorata all’80%. Il lavoratore dovrà selezionare nella sezione “Dati domanda” della domanda elettronica, “Dichiaro di voler richiedere l’indennizzo con aliquota maggiorata”. Il lavoratore dovrà indicare almeno una delle seguenti date se la data di parto o di ingresso in famiglia per affidamento o adozione ricade nel 2022:
l’ultimo giorno di congedo di maternità che un dipendente del settore pubblico o privato ha utilizzato.
l’ultimo giorno di congedo di paternità alternativo che un dipendente del settore pubblico o privato ha utilizzato.
l’ultimo giorno di congedo di paternità obbligatorio che un dipendente del settore pubblico o privato ha utilizzato.
Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano