Buste bio a pagamento: anche il registratore di cassa va adeguato!

Dopo l’entrata in vigore della normativa sui sacchetti bio forse non tutti sanno che bisogna modificare anche il registratore di cassa inserendo un reparto specifico per le buste consegnate ai clienti. La legge di riferimento (123/2017) prevede infatti che il pagamento dei sacchetti abbia una distinta indicazione sia su scontrino fiscale che in fattura. L’aliquota iva applicabile sul bene è pari al 22% e, in conseguenza di ciò, sarà necessario adeguare il registratore di cassa e prevedere un “reparto” riservato a tali operazioni. 

Sarà quindi obbligo dell’imprenditore sollecitare il tecnico addetto alla manutenzione della cassa per effettuare l’adeguamento. Sono escluse dall’obbligo di inserire un apposito tasto sulla cassa le borse in tessuti e fibre naturali, in carta, in fibre di poliammide e in materiali diversi dai polimeri. La normativa vale non solo per i supermercati e le grandi catene ma anche per i piccoli negozi di quartiere: farmacie, macellerie, fruttivendoli, pescherie, tra i banchi dei mercati e persino nei negozi di occhiali!

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Consigli per i consumatori: come conservare al meglio frutta e verdura.

E’ meglio conservare frutta e verdura in frigorifero o a temperatura ambiente? Non tutti sanno che, a seconda del tipo di ortaggio o frutto, esistono diversi metodi di conservazione. La regola generale è quella di separare la frutta dalla verdura: alcuni tipi di frutta possono rimanere per qualche giorno a temperatura ambiente fino alla maturazione, ad esempio le mele, in seguito la conservazione deve proseguire in frigorifero per evitare la perdita di proprietà nutritive. frutta

I frutti da conservare in frigorifero sono quindi: mele, albicocche, more, mirtilli, ciliegie, uva, lamponi, fragole, fichi, frutta fresca tagliata a pezzi, anguria. Occhio a quest’ultima: se conservata in frigo per più di tre giorni potrebbe perdere il sapore ed il colore rosso che la caratterizza. L’ avocado, il kiwi, le nettarine, le pesche, le pere e le prugne vanno conservati prima in dispensa e poi a temperature fredde. Le verdure invece che vanno messe subito in frigo sono: carciofi, asparagi, fagiolini, broccoli, carote, sedano, cavoli di Bruxelles, lattuga, bietola, funghi, ravanelli, rape, porri ed erba cipollina.
I tipi di frutta da conservare a temperatura ambiente sono: banane, limoni, arance, mandarini, pompelmi, melone, anguria, papaia, cach, ananas, mele (per meno di sette giorni). Tra le verdure annoveriamo i cetrioli, le barbabietole, i peperoni, il pomodoro, la zucca, lo zenzero, il basilico, le patate, l’aglio e le cipolle. Si consiglia di conservare le ultime tre verdure citate in una zona ben ventilata della dispensa al riparo da fonti di calore.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Le sette molecole della giovinezza

Okinawa è un’isola giapponese famosa perché detiene il record mondiale di centenari e ultra-centenari. Malattie come cancro e Alzheimer hanno un’incidenza bassissima tra la popolazione e molto si deve all’alimentazione, moderata, varia, ricca di verdure e di antiossidanti. È la famosa dieta studiata dal Centro di ricerca sulla longevità che ha sede sull’isola e descritta nel libro “Okinawa l’isola dei centenari” di Bradley Willcox, Craig Willcox e Makoto Suzuki. Una dieta non molto diversa da quella mediterranea, con moltissima verdura, frutta e carboidrati. Soprattutto tè, cetrioli, insalata, arance, mele, zucchine, yogurt magri e alghe. Adesso un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Scienza e Tecnologia di Okinawa, con sede a Onna, ha fatto un passo avanti sulla conoscenza che abbiamo dell’invecchiamento, iniziando a catalogare le principali molecole presenti (o carenti) nel sangue quando invecchiamo e confrontandole con quelle presenti (o carenti) nel sangue di giovani.

Antiossidanti e funzionalità dei muscoli

Una “carta d’identità molecolare” tracciata nel sangue, i cui risultati sono stati pubblicati su Proceedings of the National Academy of Sciences. Come spiega Mitsuhiro Yanagida, primo autore dello studio, sono stati identificati composti carenti nel sangue degli anziani e abbondanti in quello dei giovani, in particolare antiossidanti e molecole importanti per la forza dei muscoli. Ciò suggerisce che sviluppando sistemi volti ad aumentare le concentrazioni di queste sostanze nel sangue si potrebbe rallentare l’invecchiamento, aumentare la longevità e soprattutto garantire una lunga vecchiaia in buona salute. Yanagida e colleghi hanno confrontato la composizione del sangue di 15 giovani (età media 29 anni) e 15 anziani (età media 81 anni) con una particolare tecnica (cromatografia liquida-spettrometria di massa) per misurare la concentrazione di alcune sostanze. Quindi hanno isolato 14 metaboliti (prodotti o componenti del metabolismo), di cui 7 abbondanti nel sangue dei giovani ma non in quello degli anziani e 7 abbondanti nel sangue degli anziani ma non in quello dei giovani.

Sette molecole dei giovani, sette degli anziani

Le “sette molecole della giovinezza” sono soprattutto antiossidanti e composti fondamentali per la salute dei muscoli, per esempio carnosina (legata all’attività fisica svolta dall’individuo), N-acetil glucosamina, NAD+ (uno dei mattoni fondamentali del metabolismo ossidativo, che è la “centrale elettrica” che produce energia), 1,5-anidroglucitolo, leucina (un aminoacido). Gli studiosi di Okinawa hanno poi trovato 7 molecole più abbondanti nel sangue degli anziani. Si tratta soprattutto di sostanze legate a una ridotta funzione di reni e fegato: tra queste la citrullina (aminoacido raro che fa parte degli istoni che stanno intorno al Dna), l’acido pantotenico (o vitamina B5, che viene assunta esclusivamente dalla dieta ed è indispensabile per la sintesi di proteine), la N-acetil arginina.

L’importanza del metabolismo nella salute

«È un lavoro che promette molto, anche se non c’è una scoperta diretta sui principali obiettivi della ricerca attuale, che sono riconoscere in anticipo i segni delle future malattie e rallentare il processo di invecchiamento – spiega PierGiuseppe Pelicci, Direttore della Ricerca all’Istituto Europeo di Oncologia di Milano -. Lo studio giapponese ha però in sé elementi di novità che aprono un filone, i cui risultati preliminari sono estremamente promettenti». Al centro del lavoro, aggiunge Pelicci, c’è il funzionamento del metabolismo, «che non è solo il “motorino” che produce l’energia di cui abbiamo bisogno, ma un sistema biologico importantissimo che può essere manipolato e modificato e che influenza l’insorgenza delle malattie. Un apparato che è al centro della vita della cellula, i cui compiti sono immagazzinare energia, renderla disponibile e costruire i “mattoni” di qualsiasi molecola che forma il nostro organismo. È una macchina modulabile, a rischio di malfunzionamento ma anche passibile di modifiche a favore della salute e della longevità».

Conoscerlo per poterlo modificare

Per poter intervenire sul metabolismo del singolo individuo, continua il professor Pelicci, è necessario conoscerlo e questo studio è utile proprio in questo senso. «Finora non avevamo strumenti di misurazione accurati dei metaboliti – continua l’esperto -; gli scienziati giapponesi sono invece riusciti, tramite una metodica molto avanzata, a misurare con precisione i livelli di alcuni metaboliti nel sangue che danno un quadro delle caratteristiche dell’individuo. Si apre un’autostrada per future ricerche sull’invecchiamento. Anche perché in questo studio sono stati presi in considerazione anziani di Okinawa (attenzione, non centenari, che hanno caratteristiche completamente diverse) e dunque sarà poi possibile confrontare i dati di questi soggetti con quelli di ottantenni che vivono in altre zone del mondo, meno fortunate in quanto a longevità».

Un apparato complesso (e importantissimo)

Ma perché il metabolismo è così importante? «Abbiamo bisogno di trasformare il cibo in energia e questo è ciò che fa il metabolismo – spiega Pelicci -, ma il processo è ancora più complesso. Un individuo non può dipendere dall’energia fornita dagli alimenti per ogni attività quotidiana svolta e dunque il cibo deve essere trasformato in energia accumulabile (le riserve si trovano nel tessuto adiposo). Il secondo livello di complessità è dato dal fatto che gli stessi apparati usano l’energia presa dal cibo e alcuni componenti del cibo stesso per sintetizzare nuove molecole (proteine, zuccheri e lipidi) che vanno a formare il nostro organismo. È un lavoro incessante, importantissimo». Quali sono i fattori esterni che incidono di più su questo sistema? «In primo luogo il cibo, ma anche l’esercizio fisico. Ed esistono molti farmaci che agiscono sul sistema metabolico». La strada per future ricerche è aperta e l’invecchiamento sarà, si spera, un mondo sempre meno misterioso.

fonte Il Corriere della Sera

Governo Britannico: Il vino rosso non fa bene alla salute

La Gran Bretagna cambia le linee guida in materia di consumo di alcolici includendo il vino tra le bevande con potenziali effetti nocivi per la salute distruggendo la credenza che il vino rosso aiuti a ridurre il rischio di cancro, malattie cardiovascolari e demenza se consumato con moderazione.

Si tratta del primo documento oltremanica sul tema del consumo di alcol e gli effetti sulla salute pubblicato dopo vent’anni firmato della Chief Medical Officer britannica, Sally Davies, in cui si afferma che non esiste un livello di consumo sicuro di alcol, dato che anche piccole quantità possono aumentare il rischio di alcuni tumori.

Nel report sono riportate tutte le ultime scoperte scientifiche sul consumo di alcol dal 2012, anno in cui iniziarono la ricerca. Cambiano le linee guida delle autorità sanitarie che prima consigliavano per gli uomini, di non consumare oltre 3-4 unità di alcolici al giorno, e per le donne a 1-3 unità mentre ora solo non ci sono più differenze “di genere” ma viene anche consigliato di astenersi dal bere per almeno due giorni a settimana per consentire al fegato di rigenerarsi.

La Gran Bretagna si appresta a varare le nuove linee guida in materia di consumo di alcolici e non esclude il vino dalle bevande con potenziali effetti nocivi per la salute.

Viene così distrutta la credenza che la credenza che il vino rosso possa ridurre il rischio di cancro, malattie cardiovascolari e demenza se consumato con moderazione.

Questo sarà il primo documento sul tema del consumo di alcol e gli effetti sulla salute pubblicato dopo vent’anni.

A firmarlo la Chief Medical Officer inglese, Sally Davies che afferma che non esiste un livello di consumo sicuro di alcol, dato che anche piccole quantità possono aumentare il rischio di alcuni tumori.

La stesura del report è stata avviata nel 2012 e contiene tutte le ultime scoperte scientifiche sul consumo di alcol.

Attualmente il consiglio delle autorità sanitarie è, per gli uomini, di non consumare oltre 3-4 unità di alcolici al giorno, mentre le donne si dovrebbero fermare a 1-3 unità.

Secondo le nuove linee guida, non ci dovranno essere più queste differenze ‘di genere’ e verrà consigliato di astenersi dal bere per almeno due giorni a settimana per consentire al fegato di rigenerarsi.

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di Umberto Buzzoni

Il Regno della Bufala: la vera Mozzarella di Bufala Campana DOP nel cuore di Roma. Sabato l’inaugurazione

di Umberto Buzzoni

Arriva nel cuore di Roma la vera Mozzarella di Bufala Campana DOP grazie all’apertura del nuovo punto vendita “Il Regno della Bufala” dell’Azienda Agricola Cristiano che avverrà con l’inaugurazione sabato 16 maggio dalle ore 17:00 in Via delle Cave 73.

L’Azienda Agricola Cristiano nata, negli anni 80, come allevamento bufalino per la produzione di latte e la realizzazione di una vasta gamma di prodotti latticini, è una realtà importante del mercato italiano grazie alla qualità dei prodotti e all’attenzione posta sui processi produttivi. Ha ottenuto il riconoscimento ufficiale di “indenne da tubercolosi” ed è sotto il controllo dello Stato con protocollo numero 1283 e codice azienda IT027CE172.

Fiore all’occhiello è la Mozzarella di Bufala Campana DOP che viene prodotta e confezionata nel Caseificio Spinosa Spa. L’impegno quotidiano per la produzione di questo eccellente alimento di alta qualità lo dimostra anche il rispetto ormai da tempo della normativa UNI-EN-ISO 9001/22000 del CSQA, organo deputato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, per il conseguimento e mantenimento della certificazione del prodotto “Mozzarella di Bufala Campana DOP” e l’ottenimento di diverse certificazioni rilasciate dal CSQA, la BRC, Global Standard e ISF a testimonianza del Progetto Qualità Totale.

Dal 16 al 23 maggio l’Azienda Agricola Cristiano praticherà un’offerta pensata anche per chi sta vivendo un momento di difficoltà economica con la vendita a prezzi scontati di alcuni dei suoi migliori prodotti come la Mozzarella di Bufala Campana DOP a 13,50 euro al Kg, le Salsicce di Bufala a 8,00 euro al kg, la Caciotta di bufala a 13,00 euro al kg, i Caciocavalli di bufala a 13,00 euro al kg, il Pane a lievitazione naturale a 1,60 euro al kg, il Vino sfuso bianco Falanghina a 1,50 euro al litro, il Vino sfuso nero Aglianico a 1,50 euro al litro e le Ciambelline al vino a 3,00 euro per pacchetto da 500 g.

Non resta che invitarvi all’inaugurazione che si terrà sabato 16 maggio dalle ore 17:00 in Via delle Cave 73 per assaporare il piacere dei prodotti italiani di alta qualità dell’Azienda Agricola Cristiano.

Osservatorio Indis Unioncamere: Tariffe in due anni aumentate del 7,5% e boom di quelle locali con un aumento del 9,5%

di Umberto Buzzoni

Negli ultimi due anni è stato registrato un aumento medio delle tariffe pubbliche del 7,5% e del 9,5% per le tariffe locali. Tra i dati riportati dall’Osservatorio Indis Unioncamere emergono aumenti delle tariffe locali del 6,7% per la sanità, del 6,8% per il trasporto ferroviario regionale, del 6% per il trasporto urbano e del 7,5% per il trasporto extra-urbano. I rincari più elevati sono stati registrati per i rifiuti solidi urbani con un aumento del 18,2% a cui seguono l’acqua con un 12,7% e le tariffe postali con un + 10,1%.

Sui bilanci familiari si ripercuotono non solo gli aumenti delle tariffe ma anche gli aumenti dei prezzi al consumo di alcuni prodotti alimentari come l’olio extravergine d’oliva per cui è previsto un incremento del prezzo del 15% e della pasta con un +8% sul prezzo dovuto all’aumento del 40% del prezzo del grano duro.

In aumento anche i consumi delle famiglie con una percentuale dello 0,3% dovuto all’incremento del 2,9% degli acquisti di beni durevoli, dello 0,5% per i servizi e 0,4% per i consumi alimentari.

Il Gadget per i Celiaci che rileva il Glutine presente nelle pietanze

di Umberto Buzzoni

Il Gluten Detector chiamato Canary dovrebbe arrivare sul mercato statunitense all’inizio del 2015. Questa nuova tecnologia, lanciata dalla 6Sensorlabs, permette di rilevare, in pochi secondi, la presenza di glutine nei cibi. Canary è stato progettato e realizzato partendo dall’idea di Shireen Taleghani Yates, una giovane affetta da celiachia che ha fondato la start up nel campus universitario del Mit.

Secondo le stime dell’Associazione Italiana Celiachia questa malattia autoimmune è in forte crescita e ad oggi una persona su cento l’ha contratta. Le conseguenze dell’ingestione sono immediati problemi gastrointestinali ma soprattutto nel tempo l’osteoporosi, la difficoltà di coagulazione e l’anemia.

Si tratta di un gadget che potrebbe cambiare la vita dei celiaci che potrebbero così effettuare un’analisi in tempo reale del cibo che vorrebbero mangiare e poter finalmente vivere con serenità anche una cena fuori. Il dispositivo è stato progettato per essere di piccole dimensioni ed essere in grado di comunicare con lo smartphone.

Il sito Web www.6sensorlabs.com