Truffe nella ricerca di lavoro. Il caso di Watshapp.

È evidente che oggigiorno tante persone siano disposte a fare tutto per ottenerne un’impiego a causa della grande sete di lavoro che c’è un po’ dappertutto. Del resto, un detto famoso dice che il lavoro nobilita l’uomo. Averne uno adesso non è facile, soprattutto  a tempo indeterminato. Nel periodo estivo, molte persone riescono a guadagnare qualche soldino lavorando come stagisti e  soprattutto per i giovani questo serve anche  a fare curriculum. La fetta maggiore della ricerca di lavoro riguarda internet dove  le agenzie interinali e le aziende cercano nuovi candidati, ma spesso si incorre anche in dei raggiri. Molte persone sono cadute nella fitta rete dei truffatori. In questo periodo ad esempio una nuova truffa è popolare su WhatsApp. Ci sono dei soggetti che si spacciano per lavoratori del Dipartimento Risorse Umane di Trovo Lavoro e propongono uno stipendio elevato garantito anche se la mansione ,da svolgere da casa, non è specificata. Per maggiori informazioni viene proposto un link che consentirà ai truffatori di mettere in atto il furto di dati personali immediatamente dopo averlo cliccato. È importante prestare attenzione a un numero con il prefisso +95. Bisogna bloccate il contatto e cancellate il messaggio immediatamente. Questa frode, nota come “task scam”, attira l’attenzione delle persone più vulnerabili con la promessa di guadagni facili. È fondamentale evitare offerte di lavoro troppo belle per essere vere, in particolare se vengono inviate attraverso canali informali come WhatsApp. Prima di accettare qualsiasi proposta, è fondamentale verificare l’identità dell’azienda e la legittimità dell’offerta consultando fonti affidabili.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Ridare nuova vita a pc obsoleti con Linux.

Un secondo computer a casa non fa mai male. Spesso finiamo per cestinare i vecchi pc che sono diventati lenti o obsoleti In realtà si potrebbe dare una nuova vita ad un vecchio computer, sia fisso che portatile magari pieno di polvere. Il classico vecchio computer che abbiamo utilizzato cinque o dieci anni fa e che ora abbiamo sostituito. Per cominciare, bisogna sicuramente sostituire l’alimentatore: potrebbe deteriorarsi nel tempo. Di solito, tutti i vecchi portatili hanno lo stesso attacco, quindi ci sarà sicuramente un caricatore compatibile a casa. Conviene sempre pulire tutti i contatti soprattutto se il pc non si accende o si riscalda troppo. Pulito il pc passiamo al sistema operativo e installiamo Linux.  La maggior parte di noi potrebbe trovare un ambiente diverso a cui si è abituati “ostico” poiché non ha mai utilizzato Linux. Tuttavia, è importante sottolineare che il 2005 è passato: Linux può essere utilizzato senza mai aprire il terminale. Siamo arrivati a un punto in cui esistono distribuzioni progettate per utenti Windows che rendono l’esperienza utente molto più intuitiva rispetto al sistema Microsoft. L’unico problema reale è la compatibilità: le applicazioni che normalmente utilizziamo su Windows, come il pacchetto Office, non sono disponibili su Linux.Ci sono però valide alternative. Linux non è disponibile in una sola “versione”: si può scegliere tra una varietà di distribuzioni, ognuna delle quali ha un proprio set di caratteristiche. Alcuni di questi sono progettati per essere estremamente facili da leggere. Zorin OS lite è la distribuzione di solito si consiglia di installare perché è leggera e facile da usare. Sono richiesti solo 512 MB di memoria RAM. L’interfaccia grafica appare moderna progettata appositamente per emulare quella di Windows 10. L’ultimo consiglio riguarda il browser.  Google Chrome è sconsigliato utilizzarlo su macchine vecchie, in particolare quelle con poca RAM. WaterFox, una versione di Firefox che si concentra sulla leggerezza e sulla privacy, è la migliore opzione per computer poco performanti.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Come utilizzare un cellulare con lo schermo rotto. Due casi.

Oggi diamo dei semplici consigli  per l’uso di un dispositivo con schermo o touch rotto per recuperare i dati interni prima di ripararlo. Ci sono due situazioni da esaminare. Prima. il dispositivo non risponde al tocco ma visualizza i contenuti a schermo senza problemi, la migliore soluzione  è l’acquisto di un adattatore USB OTG (OnTheGo) sempre se il dispositivo lo supporta. Si puoi infatti utilizzare l’ingresso dell’adattatore per inserire un mouse USB  e muoversi all’interno del telefono per aprire applicazioni e utilizzare le varie funzioni. Seconda situazione. Se il display non mostra contenuti e il touch non funziona si  puo acquistare un adattatore USB OTG con uscita HDMI se il dispositivo lo supporta. In questo modo è possibile collegare il cellulare ad uno schermo esterno e visualizzarne i contenuti. Resta sempre utile il metodo spiegato nella prima casistica presa in esame in quest articolo per trasferire i file dal dispositivo, e collegare il mouse per ovviare al touch rotto. Il caso in cui è stata attivata la modalità Debug USB nelle Opzioni sviluppatore dopo aver installato l’applicazione Chrome Vysor sul dispositivo e averlo connesso al PC, è necessario collegarlo al PC e aspettare un suono di notifica. Una volta connesso al PC, è sufficiente  aprire Chrome per PC e cliccare su Find Devices. A questo punto bisogna effettuare  la connessione al dispositivo e si potrà visualizzare lo schermo del cellulare rotto sul proprio PC muovendosi al suo interno attraverso il mouse.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Televisioni e tecnologia. Differenze tra LED, OLED E QLED.

La televisione smart (nota anche come TV intelligente) è ormai diffusa tra la gente. Tuttavia, il primo brevetto multifunzionale è stato depositato nel 1994 dall’azienda francese Fast France Advanced Systems. La tecnologia e la qualità dello schermo di una smart tv determinano le sue prestazioni complessive. C’è stato il passaggio dall’analogico al digitale e dal plasma ai cristalli liquidi che ha fatto aumentare l ‘interesse dei consumatori verso un tipo di tv innovativa che assomigli sempre più ad un grande telefono dove poter scaricare app e vedere contenuti multimediali. Attualmente abbiamo sul mercato tre diverse tecnologie. La prima riguarda le tv a LED. “LED” è l’acronimo di “diodo a emissione luminosa” . La televisione LED è considerata il punto di partenza dal quale si sono poi diramate tutte le tecnologie successive, in particolare OLED e QLED. La tecnologia LED in pratica è alla base di tutti i televisori intelligenti di ultima generazione. In questa modalità di visualizzazione dell’immagine, la luce della retroilluminazione passa attraverso i cristalli liquidi. Passiamo poi alla tecnologia OLED. OLED si traduce in “diodo organico a emissione di luce”. Questa tecnologia consente alla tv di brillare di luce propria per fare una battuta un po scontata. La televisione infatti emette la propria luce invece di essere riflessa dall’esterno, come accade nei display LCD a cristalli liquidi. La modalità OLED ha reso i televisori molto più sottili. Infine abbiamo la tecnologia QLED. La tecnologia TV QLED, nota anche come “Quantum dot led”, ha uno schermo a punti quantici. I display strutturati in questo modo sono dotati di nano cristalli e punti quantistici, che dovrebbero fornire immagini più vivaci e brillanti e contrasti più definiti rispetto ai normali schermi LCD. Più l’ambiente sarà privo di luce più la tecnologia OLED si distinguerà per definizione e qualità dell’immagine. Chiaramente è quella che costa di più sul mercato e dunque il consumatore deve valutare se è il caso di spendere una cifra maggiore.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Frutta e verdura di stagione, etichette e conservazione. Consigli utili.

Quali sono i modi più efficaci per selezionare i prodotti vegetali e la frutta? È importante conoscerli non solo per garantire che i prodotti più gustosi siano sempre freschi, ma anche per ridurre lo spreco e quindi risparmiare denaro. Mangiare frutta e verdura di stagione significa seguire una dieta che cambia ogni mese e fornisce i nutrienti necessari per quella stagione. 
A seconda delle stagioni variano i tipi di frutta e verdura. Possiamo riassumere così. Autunno/Inverno. Frutta: arance, clementine, mele, pere, limoni. Verdura: carote, cavolfiori, spinaci, rape, broccoli, coste, carciofi, finocchi, zucche. Primavera/Estate. Frutta: ciliegie, fragole, piccoli frutti, meloni, albicocche, pesche, susine. Verdura: fagioli, fagiolini, zucchine, pomodori, peperoni, melanzane, insalate, cipolla, fave.
L’etichetta della merce deve indicare la categoria commerciale, la nazione o la regione di provenienza della merce, la varietà e  le dimensioni. Conoscere e verificare l’intero processo produttivo e il percorso che un prodotto agroalimentare attraversa “dal campo alla tavola” è il modo in cui la qualità di un prodotto può essere valutata: La “tracciabilità” si riferisce al processo di coltivazione, produzione, trasformazione, conservazione, distribuzione, commercializzazione e consumo. Tutti i prodotti ortofrutticoli che vediamo sul mercato sono anche raggruppati in tre categorie commerciali: “extra”, “prima” e “seconda”. Queste categorie sono assegnate in base alle dimensioni e all’aspetto estetico.
Il profumo deve essere valutato. Annusate un ortaggio. Il profumo della verdura dovrebbe essere lieve e naturale. Il solo profumo della verdura deve essere in grado di trasmettere l’autenticità e la freschezza del prodotto. Come conservare le verdure? Il segreto è conservare le verdure in frigo in contenitori ermetici per ridurre l’esposizione all’ossigeno, che può causare la degradazione e la perdita di nutrienti. Quando possibile, è vantaggioso conservare le verdure separate: In effetti, alcune verdure possono rilasciare gas che accelerano la maturazione di altre verdure. La separazione delle mele dalle verdure a foglia verde ne è un esempio. Infine, è fondamentale fare alcune piccole perforazioni se le verdure vengono conservate in sacchetti per evitare muffe.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Si possono pignorare le quote condominiali dei singoli condomini?

Nel caso in cui l’amministratore non paghi i fornitori del condominio, i condomini corrono due rischi. Non c’è solo il pignoramento dei beni personali. Infatti coloro che non hanno ancora pagato gli oneri di amministrazione ordinaria o straordinaria possono essere tenuti a versarli sul conto corrente del creditore che ha promosso l’azione legale per ottenere la somma spettante.Si chiama “Pignoramento presso terzi delle quote condominiali”. La riforma del 2012 ha imposto ai creditori di agire prima nei confronti dei condomini morosi ma la Corte ha stabilito che il pignoramento delle quote condominiali è possibile anche contro tutti gli altri. Il condominio ha funzioni simili alle società di persone, e non ha personalità giuridica. (Il creditore infatti può perseguire anche i partecipanti al gruppo pignorando i loro beni personali). Il condominio non è un ente separato dai singoli condomini e  i debiti del primo sono dei singoli proprietari. Spesso, poiché il pignoramento può essere eseguito solo nei limiti dei millesimi di ciascun proprietario, il creditore deve avviare l’esecuzione contro tutti i proprietari se vuole recuperare l’intero denaro. Il condomino riceve un atto di “pignoramento presso terzi” . A quel punto, la legge gli impone di informare il creditore dell’importo totale del suo debito, sia per le quote non ancora versate che per quelle future a versare. Poi, con un provvedimento specifico, il giudice condannerà il condomino a bonificare tali somme non più all’amministratore, ma al creditore procedente.  Senza l’approvazione dell’assemblea del consuntivo e dello stato di ripartizione, il pignoramento presso terzi non può essere utilizzato. In effetti, è da questo momento che nasce un debito del singolo condomino nei confronti del condominio. La Cassazione ha affermato che è necessario un rapporto reale e obbligatorio tra il condominio e il singolo condomino per pagare i contributi condominiali perché l’espropriazione dei crediti del condominio verso i singoli sia legittima.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano

Bollettini ingannevoli e il caso delle camere di commercio.

In questo periodo di scadenze arrivano alle imprese bollettini di pagamento falsi con diciture che sembrano essere  stati inviati dalla Camera di commercio. Inoltre, forniscono informazioni a coloro che hanno depositato marchi o brevetti che riguardano il pagamento per la registrazione dei loro marchi o brevetti in registri specifici. Le camere di commercio mettono in guardia in quanto si tratta di iniziative commerciali private, con l’adesione volontaria a siti web e banche dati private, nelle quali vengono utilizzati termini come “Camera di commercio”, “Registro Imprese” o “imprese”, termini in modo da indurre al pagamento di un importo dovuto per legge. Non si tratta di avvisi e bollettini della Camera di commercio. Il pagamento del diritto annuale può essere effettuato solo con il modello F24 o utilizzando la piattaforma online PagoPA; in alternativa, può essere effettuato tramite bollettino postale o bonifico. I titolari di marchi o brevetti che hanno già depositato il diritto annuale non devono pagare alcun importo aggiuntivo. Di conseguenza, si prega di diffidare di questi bollettini. In caso di ricezione di richieste di questo tipo, è fondamentale verificare che siano autentiche inviandole alla mail regolazione.@fi.camcom.it. L’Ufficio Tutela del Mercato e Protesti informerà in maniera celere l’AGCM.

Direttore Umberto Buzzoni
Avv. Anna Maria Calvano