Nel 2013 si è registrata la più alta percentuale di donne vittime di omicidio mai registrata in Italia. A rilevarlo è l’Eures nel secondo rapporto sul femminicidio in Italia che riporta dati statistici preoccupanti come un aumento del 14% rispetto al 2012.
In aumento gli omicidi nel contesto familiare che si attesta ad una percentuale del 68,2% sul totale dei femminicidi ma si assiste ad un incremento anche nell’ambito dell’amicizia, del lavoro, dei rapporti di vicinato e delle vittime della criminalità.
Nel rapporto inoltre si evidenzia un’inversione di tendenza dal punto di vista territoriale infatti, mentre per dieci anni quasi la metà dei femminicidi avveniva al Nord, nel 2013 vi è stata una crescita del 27,1% del tasso di femminicidi avvenuti al Sud che è divenuta l’area a più alto rischio.
Nei dati di questo rapporto emerge che 81 donne, il 66,4% delle vittime in ambito familiare, sono morte per mano del coniuge o ex partner, 23 matricidi, 51 donne sono morte per percosse, strangolamento o soffocamento e 49 sono state uccise con armi da fuoco.