La nuova truffa dell’estate: la PostePay bloccata!

In tanti stanno ricevendo in questi giorni dei messaggi di un presunto blocco della carta Postepay per questioni di sicurezza a seguito a transazioni non autorizzate effettuate dal titolare della carta. Nella email si invita a cliccare un link per la conferma dei dati: non apritelo! Si tratta infatti di un tentativo di phishing: la fonte ufficiale è la Polizia Postale che lancia l’allarme su questa nuova modalità di truffa. In particolare nella mail truffa che arriva all’utente si legge: “gentile cliente, la sua carta PostePay Evolution è stata bloccata. Di seguito vengono fornite uteriori informazioni ed un link dove cliccare per inserire alcuni dati relativi alla carta”.

Il sito al quale rimanda il link trae l’utente in inganno poiché riproduce fedelmente quello delle Poste Italiane. E’ difficile riconoscere l’inganno anche se ad uno sguardo più attento qualche segnale c’é come ad esempio la presenza di grossolani errori grammaticali. La Polizia tramite un comunicato ha provveduto ad avvisare gli utenti: “state in guardia poiché questo tipo di truffa phishing nella variante via mail e chat, è un classico del web e sembra si stia riproponendo in varie forme ma sempre con contenuti approssimativi scritti in un pessimo italiano. Inoltre in tanti hanno anche segnalato l’arrivo di questo tipo di comuncazione anche via sms, un ulteriore canale che può mettere a rischio i risparmi di migliaia di italiani”. Prestate dunque molta attenzione e ricordate che, anche in caso di blocco della carta per ragioni di sicurezza in merito a transazioni sospette, le Poste Italiane non chiedono all’utente di inserire i propri dati personali online. Non cliccate mai link di questo genere arrivati tramite email: piuttosto verificate direttamente nella home page del sito ufficiale se sia in corso qualche verifica di questo tipo oppure recatevi presso un ufficio postale a chiedere spiegazioni più dettagliate.

Umberto Buzzoni
Direttore Responsabile

Progetto Turismo Sicuro 2016: pattugliamento congiunto in varie città spagnole e italiane.

A partire da oggi gli agenti del Cuerpo Nacional de Policía spagnolo e della Polizia di Stato italiana ed agenti della Guardia Civil e dell’Arma dei Carabinieri svolgeranno pattugliamenti congiunti a Madrid, nelle isole di Tenerife, Fuerteventura, Ibiza e Formentera, nonché a Roma, Napoli, Firenze e Venezia.
La finalità è quella di essere presenti in quei luoghi caratterizzati da una maggior affluenza di turisti per offrire loro un’assistenza integrale nella sfera della sicurezza cittadina con agenti di polizia che parlano la loro lingua madre e conoscono i procedimenti legali propri di entrambi i paesi.
Roma.  Quattro operpol2atori della Polizia di Stato italiana e quattro militari dell’Arma dei Carabinieri svolgeranno il servizio di pattugliamento nel periodo estivo insieme ad agenti spagnoli in zone di grande affluenza turistica di Madrid e nelle isole di Tenerife, Fuerteventura, Ibiza e Formentera, mentre quattro agenti del
Cuerpo Nacional de Policía spagnolo e tre della Guardia Civil si recheranno in Italia, dove con lo stesso obiettivo pattuglieranno le città di Roma, Napoli, Firenze e Venezia.
Gli agenti presteranno servizio con la propria divisa d’ordinanza con la principale finalità di velocizzare lo scambio di informazioni tra i corpi di polizia e di  facilitare i contatti tra i turisti e le forze dell’ordine locali, nonché con le autorità diplomatiche e conpol1solari dei due paesi.
Gli agenti della Polizia di Stato italiana saranno presenti in punti di speciale rilevanza turistica nelle città di Madrid (d
al 1 al 30 luglio) e Tenerife (dal 1 al 30 agosto). Da parte loro, i quattro membri dell’Arma dei Carabinieri resteranno due mesi, tra il 1 luglio e il 31 agosto, nelle isole di Fuerteventura, Ibiza e di Formentera (2 unità). Le loro funzioni spazieranno dai pattugliamenti a piedi o con veicolo all’assistenza alle vittime di re
ato, alla prevenzione della criminalità e all’assistenza nella formalizzazione di denunce.
Negli stessi periodi in cui la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri faranno servizio in Spagna, agenti del Cuerpo Nacional de Policía, due per quindicina nelle città di R oma (dal 1 al  30 agosto) e Napoli (dal 1 al 30 luglio) e della Guardia Civil, per due mesi (dal 1 luglio al 31 agosto) nelle città di Firenze, Venezia e Roma, svolgeranno le stesse funzioni.

Turismo: scatta il divieto di balneazione per motivi igienico sanitari sulla costa adriatica

divbA seguito degli esiti delle valutazioni dei risultati del monitoraggio effettuato nella mattinata di martedì 14 giugno è stato emanato il provvedimento di divieto di balneazione dalle Aziende Sanitarie Locali e dall’Arpa, in quanto dalle analisi effettuate riscontravano numerose presenze di colibatteri provenienti quasi sicuramente dalle ultime mareggiate.
Si tratta dunque di un divieto temporaneo, che durerà fino a quando le nuove analisi di Arpa non dichiareranno parametri torneranno nella norma.
Negli stabilimenti balneari, gli addetti, hanno già provveduto a esporre il divieto di balneazione.
Le autorità locali dovrebbero presto adottare un di un piano di informazione opportuno e dettagliato in modo da non mettere a rischio la salute dei i cittadini che, proprio in questo periodo, cominciano  a popolare il litorale adriatico.

BENI CULTURALI: AGRICOLTURA IN CAMPO PER IL RECUPERO DEI SITI IN ABBANDONO

Rovine_di_un_vecchio_mulino_Tursi

Diffuso dall’attenzione dei media e dalla progressiva sensibilizzazione popolare, il ricorrente appello alla valorizzazione del patrimonio storico nazionale incontra anche l’interesse degli operatori del settore primario.

Con una lettera aperta al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini, la Confederazione Italiana Agricoltori e l’Associazione per gli agriturismo “Turismo Verde” hanno proposto le rispettive candidature partecipative al recupero dei siti archeologici, storici ed artistici in abbandono, attraverso la vasta rete di aziende e strutture ricettive autorizzate sul territorio.

Tra le attività connesse proprie dell’impresa agricola multifunzionale” , – si legge nel testo – , “individuiamo la possibilità di gestire centinaia di beni archeologici e culturali anche al di fuori della disponibilità dei terreni dell’azienda. Questo, attraverso una specifica convenzione con il ministero. Siamo da sempre sensibili alla salvaguardia delle risorse ambientali e culturali oltre ad un uso sostenibile del suolo”.

Anche se siamo stati martoriati dalla crisi, messi in ginocchio dalle bizzarrie climatiche e … additati come il più grezzo tra gli strati sociali” , – ha dichiarato altresì Enrico Rabazzi, presidente provinciale della CIA di Grosseto – , “gli imprenditori agricoli non si arrendono, alzano la testa e si propongono come custodi dei beni archeologici del nostro paese”.

Oltre la tutela, il progetto ambisce alla riqualificazione di aree caratterizzate da manufatti antichi e reperti, prossime alle proprietà aziendali e soggette a carenza manutentiva o a rischio di incuria e vandalismo, con una efficace proiezione economica verso il rilancio turistico, – tra storia, natura, ambiente, coltivazioni di qualità e prodotti enogastronomici – , e l’attivazione dell’indotto lavorativo connesso.

Del resto, in materia di recupero artistico, l’intervento privato, complici l’impegno economico ed il vantaggio commerciale del riflesso d’immagine,  ha spesso avuto ragione sulle lungaggini burocratiche e sui bizantinismi del sistema pubblico di competenze, come attestano da un lato il successo dei grandi restauri, – il Colosseo a Roma, gli scavi ad Ercolano – , dall’altro il limbo di Pompei.

E, proprio nell’alveo di questi esiti, con il Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 il MiBACT ha introdotto l’ “Art Bonus”, un sistema di incentivi fiscali in favore del mecenatismo, con credito d’imposta definito al 65%, detraibile in 3 anni e riconosciuto alle persone fisiche ed agli enti senza scopo di lucro nei limiti del 15% del reddito imponibile.

Gli agricoltori promettono il loro impegno e confidano di potere già raccogliere i primi riscontri dagli emendamenti al decreto “Sblocca Italia”, avviando frattanto la programmazione delle attività preliminari, a partire dal censimento dei beni culturali interessati dalla proposta di gestione affidata.

A tale riguardo, il Presidente della CIA di Benevento Raffaele Amore ha dichiarato il proposito di contattare i Sindaci dei Comuni sanniti per procedere alla mappatura dei siti archeologici suscettibili di valorizzazione.

Fonti: AGG, L’Espresso

30 ottobre 2014

Petula Brafa